30 giugno: Yosemite N.P.
Come accade nei miei diari, si arriva sempre al punto in cui le date scorrono scorrono ma le destinazioni restano le stesse e quest'anno è la volta di questo parco, lo Yosemite, che mi farà da gigantesca casa per una manciata di giornate; riprende quindi la "routine" di abituarsi a determinati punti di riferimento, agli stessi cartelli, ai panorami che da strabilianti diventano quasi normali e via dicendo: quella bella sensazione che si ha quando in un posto ci si sente tanto bene da considerarsi quasi a casa!
Mi sveglio nel parcheggio del Lodge e vado a fare un giro per il Village, questa mattina hgo prenotato lo shuttle che mi porterà di nuovo al Glacier Point per poi scendere a piedi, il pullman parte alle 9.30 e manca ancora tanto, quindi posso bighellonare e gustarmi un po' del parco mentre la vita del mattino prende il sopravvento!
Svolti i convenevoli e fatta colazione vado a ritirare il biglietto e prendo posto: un po' seguo il racconto del pilota e un po' guardo il documentario sugli orsi che mandano in onda sul paio di tv del bus, in realtà volevo dormire per l'oretta che ci mette il mezzo a salire ma niente da fare...
Raggiunta la cima i vari passeggeri prendono a smistarsi, chi a comperare souvenirs al negozio, chi in bagno e chi sul belvedere, solo la minoranza prende la strada dei sentieri ed io - che sono tra questa minoranza - mi avvio verso il cartello "Panorama Trail"!
Premetto dicendo che nella puntata di oggi ci saranno meno foto che nelle altre (inutile ripetere mille foto uguali visto che), comunque sia l'escursione costeggia tutta la Yosemite Valley dal Glacier Point in una sorta di ferro di cavallo che passa per cascate (Illilouette, Vernal e Nevada) fino a ritornare direttamente al Village...
Mi sveglio nel parcheggio del Lodge e vado a fare un giro per il Village, questa mattina hgo prenotato lo shuttle che mi porterà di nuovo al Glacier Point per poi scendere a piedi, il pullman parte alle 9.30 e manca ancora tanto, quindi posso bighellonare e gustarmi un po' del parco mentre la vita del mattino prende il sopravvento!
Svolti i convenevoli e fatta colazione vado a ritirare il biglietto e prendo posto: un po' seguo il racconto del pilota e un po' guardo il documentario sugli orsi che mandano in onda sul paio di tv del bus, in realtà volevo dormire per l'oretta che ci mette il mezzo a salire ma niente da fare...
Raggiunta la cima i vari passeggeri prendono a smistarsi, chi a comperare souvenirs al negozio, chi in bagno e chi sul belvedere, solo la minoranza prende la strada dei sentieri ed io - che sono tra questa minoranza - mi avvio verso il cartello "Panorama Trail"!
Premetto dicendo che nella puntata di oggi ci saranno meno foto che nelle altre (inutile ripetere mille foto uguali visto che), comunque sia l'escursione costeggia tutta la Yosemite Valley dal Glacier Point in una sorta di ferro di cavallo che passa per cascate (Illilouette, Vernal e Nevada) fino a ritornare direttamente al Village...
per gran parte della passeggiata a far da padrone sul panorama c'è il buon vecchio Half Dome...
e quando non c'è il colosso di pietra ci sono comunque queste pennellate bianche dipinte con l'acqua nel mezzo delle foreste che rivestono le pareti della valle.
Il sentiero si può dividere idealmente in 3 parti: la prima è una quasi costante discesa (un'oretta a passo deciso) fino alla base della Illilouette Fall, dove c'è il primo punto sosta per chi vuole rinfrescarsi e mettere i piedi a bagno poco prima che il torrentello si getti a capofitto nel vuoto...
da qui parte la seconda parte, una risalita di un'altra oretta circa (sempre a passo sostenuto e costante) che mostra poco della valle ma in una bella foresta lascia che l'Half Dome si mostri nel suo versante opposto da quello "classico"...
e praticamente si continua a salire fino alla base della Nevada Fall, qui la possibilità di vista della cascata è molto più grande rispetto alle precedenti: oltre ad un bello slargo per mettersi a bagno ci sono anche ponticelli e balconi di roccia (con ringhiera ovviamente) per gustarsi anche il salto verticale direttamente dal trampolino di lancio!
Da qui il prossimo passo è scendere (non sempre pian piano) per quello che all'inizio è uno dei pezzi per me più belli del percorso, ma che per un tratto è anche il "peggiore" essendo una mezza pietraia (assolutamente NON scoscesa e NON esposta), comunque per andare in giro con le scarpe aperte e non allacciate a dovere prendo una bella storta ad una caviglia che mi fa zoppicare per un pezzo, mea culpa!
Quella che si può considerare terza ed ultima parte del trail passa per la chiusura del trittico d'acqua - la Vernal Fall - che forse è la più famosa (anche perchè la più facile da raggiungere da valle) che come caratteristica principale ha la doccia incorporata: "doccia incorporata"?
Esatto, la portata d'acqua è tale che anche solo a camminare sul sentiero si passa in mezzo ad una sorta di arcobaleno e si è irrorati dalla gittata dell'acqua, letteralmente lavati (per questo non ho potuto portare gli scatti "standard" dalla scalinata di pietra perchè la macchina fotografica era ben riposta nello zaino, per fortuna impermeabile)...
Esatto, la portata d'acqua è tale che anche solo a camminare sul sentiero si passa in mezzo ad una sorta di arcobaleno e si è irrorati dalla gittata dell'acqua, letteralmente lavati (per questo non ho potuto portare gli scatti "standard" dalla scalinata di pietra perchè la macchina fotografica era ben riposta nello zaino, per fortuna impermeabile)...
scendendo, la gente che incrociavo sembrava appena uscita dalla piscina (completamente vestiti ovviamente) tanto che qualcuno doveva stare attento anche a dove metteva i piedi per non scivolare e mano a mano che andavo verso il fondo della cascata quelli che incontravo guardavano me (e chi davanti/accanto/dietro me) come se fossimo idioti ad essersi bagnati, comunque sia qui ricordo di aver sentito parlare italiano per la prima volta dopo aver lasciato Milano.
Da qui alla fine la passeggiata è una breve e lenta discesa nel bel mezzo del turismo di massa: una lunga lingua di asfalto piena di gente, tra chi cammina e chi è fermo all'ombra delle piante, diretta al Village e quindi all'immaginario "finish".
L'escursione è molto bella e devo ammettere che è stata anche stancante, il sole picchiava di gusto e devo ammettere che finito di camminare il viaggio in shuttle per tornare al Lodge (da un Village all'altro) sembrava infinito e quando sono sceso la mia mente bacata ha messo 3 eventi sulla bilancia, nel perfetto ordine cronologico in cui le avrei incrociate: il bisonte bianco... eccolo; le chiavi del bisonte bianco... eccole; ovviamente la terza è la birra fresca nel frigo!
Tutto quello che faccio è semplicemente togliermi le scarpe e sedermi per terra, birra affianco e un pezzo di cherry pie che non manca nelle provviste, credo di esser rimasto lì per almeno un'ora a guardar la gente che passava, gustarmi il fresco e godermi mentalmente la giornata passata; la parte intellettuale del pomeriggio mi ha portato ad una conclusione fondamentale: ho carne e fagioli a volontà in auto e per qualche mera coincidenza ho una fame bestiale, a metà strada tra il Village e l'ingresso in valle ci sono un paio di aree attrezzate per soste e barbeque e non mi faccio scappare l'appuntamento con il fuoco, visto che oramai è anche pomeriggio avanzato...
L'area è abbastanza frequentata ed io prendo il mio posto tra famigliole e coppiette varie (quelli accanto a me hanno un bel pappagallo Ara in una specie di gabbia da trasporto), io me la prendo comoda e finisco per ultimo quando quasi era già buio (grazie anche al fatto di essere in mezzo ad un bosco) e finito il banchetto decido di tornare al Village: le strade a Yosemite sono a senso unico quindi per "tornare indietro" ho dovuto arrivar fino quasi all'ingresso e poi tornare indietro ed a questo punto attorno a me più solo il buio, la luna sta terminando il suo ciclo mensile e ce n'è solo una piccola fettina che si va a nasconder dietro le montagne quasi subito ed io posso fare il punto della situazione: non ho ancora visto neanche un orso e stasera bene o male ho il programma libero, la giornata mi ha stancato più di quanto pensassi e domani - sebbene abbia vinto il permesso - non credo di voler andare a salire sull'Half Dome visto che gli stessi rangers mi han detto che fotograficamente la parte più bella del trail l'ho già fatta oggi con le cascate...
Nel buio pesto comunque lascio a domani quel che sarà domani e decido di andare a fare un'escursione in notturna, sia mai che davvero incontro qualche orso in notturna o che riesca a portare a casa qualche bella foto: la destinazione scelta è la Little Yosemite Fall, una decina di minuti lungo una passeggiata asfaltata tra gli alberi, peccato che sia buio pesto, non si veda niente oltre al fascio della lampada che mi porto dietro e che ogni minimo rumore (e nel bosco ce ne sono veramente tanti) mi metteva sia l'adrenalina che la fifa di avere un orso affianco: di orsi nemmeno l'ombra e capisco di essere alle cascate solo grazie al rumore assordante che queste fanno, ma non ho minimamente idea di dove siano: dalla piazzola dove ero io il fascio diu luce non arrivava a puntare la cascata e non mi sono neanche messo a scattare foto in quanto non saprei neanche dire dove finiva il cielo e dove iniziava la silhouette delle montagne, io ed il nero tutto attorno a me.
Me ne torno indietro gustandomi la solitudine finchè non raggiungo di nuovo la strada e la macchina; giusto davanti a me vedo la silhouette delle montagne si fa nuovamente vedere, ma questa volta con una bella notte stellata sopra ed un bell'abbozzo di Via Lattea che "purtroppo" sta per svanire dietro a delle nuvole che veloci spuntano dal niente: il cielo pareva pulito quando ho piazzato cavalletto e reflex sul marciapiede e tempo 2-3 minuti di regolare la macchina e mettere a fuoco la vista viene offuscata, fortuna vuole che ogni tanto gli imprevisti diano quel tocco di sapore in più e non siano sempre un male, dandomi una delle più belle soddisfazioni fino a questo punto del viaggio!
Tutto quello che faccio è semplicemente togliermi le scarpe e sedermi per terra, birra affianco e un pezzo di cherry pie che non manca nelle provviste, credo di esser rimasto lì per almeno un'ora a guardar la gente che passava, gustarmi il fresco e godermi mentalmente la giornata passata; la parte intellettuale del pomeriggio mi ha portato ad una conclusione fondamentale: ho carne e fagioli a volontà in auto e per qualche mera coincidenza ho una fame bestiale, a metà strada tra il Village e l'ingresso in valle ci sono un paio di aree attrezzate per soste e barbeque e non mi faccio scappare l'appuntamento con il fuoco, visto che oramai è anche pomeriggio avanzato...
L'area è abbastanza frequentata ed io prendo il mio posto tra famigliole e coppiette varie (quelli accanto a me hanno un bel pappagallo Ara in una specie di gabbia da trasporto), io me la prendo comoda e finisco per ultimo quando quasi era già buio (grazie anche al fatto di essere in mezzo ad un bosco) e finito il banchetto decido di tornare al Village: le strade a Yosemite sono a senso unico quindi per "tornare indietro" ho dovuto arrivar fino quasi all'ingresso e poi tornare indietro ed a questo punto attorno a me più solo il buio, la luna sta terminando il suo ciclo mensile e ce n'è solo una piccola fettina che si va a nasconder dietro le montagne quasi subito ed io posso fare il punto della situazione: non ho ancora visto neanche un orso e stasera bene o male ho il programma libero, la giornata mi ha stancato più di quanto pensassi e domani - sebbene abbia vinto il permesso - non credo di voler andare a salire sull'Half Dome visto che gli stessi rangers mi han detto che fotograficamente la parte più bella del trail l'ho già fatta oggi con le cascate...
Nel buio pesto comunque lascio a domani quel che sarà domani e decido di andare a fare un'escursione in notturna, sia mai che davvero incontro qualche orso in notturna o che riesca a portare a casa qualche bella foto: la destinazione scelta è la Little Yosemite Fall, una decina di minuti lungo una passeggiata asfaltata tra gli alberi, peccato che sia buio pesto, non si veda niente oltre al fascio della lampada che mi porto dietro e che ogni minimo rumore (e nel bosco ce ne sono veramente tanti) mi metteva sia l'adrenalina che la fifa di avere un orso affianco: di orsi nemmeno l'ombra e capisco di essere alle cascate solo grazie al rumore assordante che queste fanno, ma non ho minimamente idea di dove siano: dalla piazzola dove ero io il fascio diu luce non arrivava a puntare la cascata e non mi sono neanche messo a scattare foto in quanto non saprei neanche dire dove finiva il cielo e dove iniziava la silhouette delle montagne, io ed il nero tutto attorno a me.
Me ne torno indietro gustandomi la solitudine finchè non raggiungo di nuovo la strada e la macchina; giusto davanti a me vedo la silhouette delle montagne si fa nuovamente vedere, ma questa volta con una bella notte stellata sopra ed un bell'abbozzo di Via Lattea che "purtroppo" sta per svanire dietro a delle nuvole che veloci spuntano dal niente: il cielo pareva pulito quando ho piazzato cavalletto e reflex sul marciapiede e tempo 2-3 minuti di regolare la macchina e mettere a fuoco la vista viene offuscata, fortuna vuole che ogni tanto gli imprevisti diano quel tocco di sapore in più e non siano sempre un male, dandomi una delle più belle soddisfazioni fino a questo punto del viaggio!
Da qui all'albergo ci sono solo un paio di minuti di spostamento, la Yosemite Night #2 vede il bisonte bianco nuovamente piazzato al Lodge ed allestito di tutto punto per accogliermi un'altra notte, il wifi prende che è una bellezza e con la fine di questa giornata finisce anche la prima metà del mio viaggio, buonanotte a me e - come al solito - alla prossima puntata!